Finanziati due progetti di ricerca su MPAN

Finanziati due progetti di ricerca su MPAN

La Call for Proposals 2022 si chiude con il finanziamento di due importanti progetti della durata di un anno, per un totale di $140.000

Sono ufficialmente partiti lo scorso dicembre i due progetti di ricerca su MPAN finanziati da Aisnaf, nell’ambito della Call for Proposals lanciata nel corso del 2022 in collaborazione con tre Associazioni consorelle.

Tra le cinque proposte di ampia rilevanza scientifica ricevute, di cui ben quattro giudicate finanziabili dalla commissione valutatrice composta da clinici e ricercatori di fama internazionale, sono state selezionate quelle presentate dalla dott.ssa Lena Burbulla dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco (Germania) e dal dott. Rajnish Bharadwaj del Rochester Medical Center (USA), che hanno ricevuto un finanziamento di 70.000 dollari ciascuno. Il finanziamento è stato reso possibile dalla collaborazione tra Aisnaf, NBIA Disorders Association (USA), Hoffnungsbaum e.V. (HoBa, Germania) e Stichting Ijzersterk (Paesi Bassi).

In un workshop condotto alla fine del 2020 dalla dott.ssa Francesca Sofia, fondatrice di Science Compass, ricercatori e clinici esperti del campo, insieme a membri delle Associazioni pazienti, hanno disegnato una strategia di ricerca per MPAN, basandosi sulle attuali conoscenze della patologia e individuando priorità scientifiche, criticità aperte e bisogni tuttora disattesi.

Un approfondimento sui principali risultati emersi dall’analisi del panorama scientifico e del workshop MPAN è disponibile a questo link https://www.aisnaf.org/le-iniziative-di-aisnaf-per-promuovere-la-ricerca-su-mpan/.

 

Di seguito è riportata la sintesi dei due progetti finanziati.

Lena Burbulla

Studio della firma mitocondriale, del metabolismo della dopamina e dello stato dell’alfa-sinucleina nei neuroni dopaminergici derivati da pazienti MPAN

Il progetto di Lena Burbulla

La dott.ssa Burbulla si propone di studiare i meccanismi alla base di MPAN utilizzando cellule derivate dai pazienti per modellizzare la malattia. A questo scopo, il suo laboratorio utilizzerà cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) che possono essere trasformate in qualsiasi tipo di cellula, derivate da cellule della pelle di pazienti MPAN, per generare neuroni dopaminergici che sono notoriamente colpiti nel cervello dei pazienti con MPAN. I neuroni dopaminergici producono il neurotrasmettitore dopamina, un messaggero chimico coinvolto, tra le altre cose, nella regolazione dei movimenti del corpo, della memoria, dell’attenzione e dell’apprendimento.

Lena Burbulla ed il suo team intendono inoltre studiare come la perdita di funzionalità della proteina C19orf12 influisca sulla salute dei mitocondri dei neuroni dei pazienti MPAN. I mitocondri sono le “centrali energetiche della cellula” e producono circa il 90% dell’energia di cui le cellule hanno bisogno per sopravvivere. Quando i mitocondri sono danneggiati, le conseguenze per la cellula possono essere catastrofiche, innescando una serie di eventi tossici che alla fine portano alla morte neuronale. Poiché la proteina C19orf12 è notoriamente associata ai mitocondri, la sua perdita di funzionalità potrebbe colpire i mitocondri e avere effetti di vasta portata sulla salute e sulla resilienza delle cellule.

Inoltre, i ricercatori indagheranno anche eventuali cambiamenti nell’elaborazione della dopamina nei neuroni MPAN, nonché su una proteina chiamata alfa-sinucleina, che si accumula in modo patologico nel cervello dei pazienti MPAN provocando l’aggregazione delle proteine e inibendo la normale funzionalità neuronale.

Il modello di neuroni dopaminergici ottenuto dalle cellule iPSC consentirà ai ricercatori di comprendere meglio il ruolo della proteina C19orf12 e, soprattutto, l’effetto della mancata espressione o non funzionalità della proteina sulle cellule cerebrali.

Rajnish Bharadwaj

Identificare il ruolo della proteina mutata NBIA C19orf12 nell’omeostasi dei lipidi e nella disfunzione mitocondriale

Il progetto di Rajnish Bharadwaj

Lo scopo del progetto del dott. Bharadwaj è quello di studiare il ruolo delle proteine prodotte dal gene C19orf12 utilizzando come modelli in vivo moscerini della frutta geneticamente modificati per non esprimere i geni CG3740 e CG11671, gli omologhi del gene C19orf12 dell’uomo. I risultati preliminari ottenuti dal dott. Bharadwaj e da studi precedenti condotti da altri gruppi di ricerca hanno dimostrato che i moscerini con i geni silenziati hanno una vita più breve, deficit di movimento e perdita di neuroni cerebrali e della retina. Ciò suggerisce che i moscerini della frutta possono essere un modello estremamente efficace per lo studio delle patologie NBIA.

Le ricerche del team del dott. Bharadwaj mostrano inoltre che la proteina C19orf12 è localizzata su un sito di contatto di membrana, e che potrebbe essere coinvolta nella comunicazione tra organelli, cioè subunità specializzate all’interno della cellula, come il reticolo endoplasmatico e le particelle di lipidi (grassi). Il reticolo endoplasmatico ha il compito di produrre le proteine all’interno delle cellule, ed è coinvolto anche nella formazione e nell’immagazzinamento dei lipidi. L’obiettivo ultimo del team è proprio quello di studiare come la proteina C19orf12 sia coinvolta nel metabolismo lipidico, cioè nel processo di produzione e degradazione dei grassi all’interno delle cellule, e nella funzionalità dei mitocondri nel cervello e in altri organi.

Nel complesso, i risultati derivanti dal progetto del Dott. Bharadwaj potrebbero far progredire in maniera significativa le conoscenze dei meccanismi di base di MPAN, e aprire la strada allo sviluppo di potenziali terapie, non solo per MPAN ma anche per altre forme di NBIA.